

PROGETTO KAWABATA
dal romanzo al teatro
Confronto pubblico con la regista Ivonne Capece, Matteo Casari e Marzio Badalì
Eguchi è un anziano cliente di una strana casa, dove gli uomini della sua età possono dormire affianco di giovanissime vergini perennemente addormentate: La casa delle belle addormentate è il capolavoro di Yasunari Kawabata, uno dei più importanti scrittori giapponesi, primo vincitore giapponese del Nobel per la Letteratura nel 1968. Il rapporto dell'essere umano con il corpo che invecchia e la memoria è dolorosamente suggestivo, e nel tempo ha ispirato altri autori a riscriverlo per il teatro e il cinema, in molte versioni, a cominciare da La casa delle vergini dormienti di Kozaburo Yoshimura. A questo romanzo è dedicato un nuovo progetto teatrale concepito dalla compagnia (S)Blocco5, come seconda tappa di un'indagine su amore e sessualità nella terza età, iniziata con Il Piacere di conoscerti.
Il nuovo lavoro sulle suggestioni del romanzo di Kawabata inizia all'interno del Festival Cuore di Tokyo, con un confronto pubblico tra la regista Ivonne Capece (che con Veronica Schiavo e Micol Vighi è ideatrice del progetto), Matteo Casari (docente di Teatri in Asia presso l'Università di Bologna e direttore del Festival Nipponica, partner del progetto) e Marzio Badalì (Dramaturg e critico per Altre Velocità)
PROGRAMMA
DOMENICA 7 LUGLIO
ore 17.30
presso Teatri di Vita
via Emilia Ponente, 485 - Bologna
all'interno del Festival CUORE DI TOKYO
Ingresso libero
in collaborazione con

