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PROGETTO KAWABATA | Cuore di Tokyo 2018
Confronto pubblico con la regista Ivonne Capece e Matteo Casari

Eguchi è un anziano cliente di una strana casa, dove gli uomini della sua età possono dormire affianco di giovanissime vergini perennemente addormentate: La casa delle belle addormentate è il capolavoro di Yasunari Kawabata, uno dei più importanti scrittori giapponesi, primo vincitore giapponese del Nobel per la Letteratura nel 1968. Il rapporto dell'essere umano con il corpo che invecchia e la memoria è dolorosamente suggestivo, e nel tempo ha ispirato altri autori a riscriverlo per il teatro e il cinema, in molte versioni, a cominciare da La casa delle vergini dormienti di Kozaburo Yoshimura. A questo romanzo è dedicato uno studio dalla compagnia (S)Blocco5 presentato nel 2018 in una conferenza presso Festival Cuore di Tokyo Teatri di Vita, come seconda tappa di un'indagine su amore e sessualità nella terza età, iniziata con Il Piacere di conoscerti.

 

Lo studio parte dalle suggestioni del romanzo di Kawabata e da un confronto pubblico tra la regista Ivonne Capece (che con Veronica Schiavo e Micol Vighi è ideatrice del progetto), Matteo Casari (docente di Teatri in Asia presso l'Università di Bologna e direttore del Festival Nipponica, partner del progetto) e Marzio Badalì (Dramaturg e critico per Altre Velocità)

in collaborazione con
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